Nei giorni scorsi Confindustria con ABI e le altre associazioni di rappresentanza delle imprese, hanno sottoscritto un Addendum all’Accordo per il Credito 2019, finalizzato a sostenere le imprese di tutto il territorio nazionale colpite dall’emergenza epidemiologica COVID-19.
Nel dettaglio, è prevista l’estensione della misura “Imprese in ripresa 2.0” ai prestiti in essere al 31 gennaio 2020. Possono utilizzarlo le aziende danneggiate per cause connesse al Coronavirus.
Sono due le operazioni possibili.
- Sospensione pagamento quota capitale delle rate fino a un anno: applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui), anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing.
- Allungamento mutui fino al 100% della durata residua dell’ammortamento (quindi può raddoppiare). Per il credito a breve termine e agrario di conduzione il massimo è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni.
L’ABI annuncia di aver informato tutte le banche aderenti affinché applichino l’accordo con le regole sopra esposte, parliamo del 90% degli istituto di credito del Paese, con una presenza capillare sul territorio.
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